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DUE IMPORTANTI NOVITA’ NEI CONTROLLI DI LEGALITA’ SVOLTI DA M4 SULLE IMPRESE IMPEGNATE NEI CANTIERI

Fin dall’inizio dei lavori, M4 ha svolto approfonditi controlli di legalità sulle imprese attive nei cantieri, cercando di migliorare costantemente l’efficacia delle verifiche.

Nelle ultime settimane il sistema dei controlli ha dunque registrato due importanti novità.

La prima novità riguarda il Protocollo di Legalità, un accordo tra istituzioni e enti a vario titolo coinvolti nella costruzione della linea 4 della metropolitana di Milano (Concessionaria, Costruttori, associazioni datoriali, sindacati, enti di controllo) con una importante funzione di  contrasto ai rischi di infiltrazione mafiosa e di verifica della sicurezza e della regolarità dei cantieri di lavoro.

In data 19 luglio 2021, M4 Spa,  Comune di Milano e Prefettura di Milano hanno sottoscritto un Addendum che aggiorna le previsioni del Protocollo di Legalità originale, siglato nel 2014.

Le modifiche riguardano in particolare la disciplina dei controlli antimafia e le modalità di determinazione del valore delle sanzioni, e prendono spunto dalle nuove Linee Guida sancite dal CIPE in materia.

La seconda novità riguarda le modalità di attuazione delle previsioni del Protocollo di Legalità: M4 ha recentemente sviluppato una piattaforma informatica dedicata denominata SILEG M4, di proprietà della stessa Concessionaria. SILEG M4 è stata studiata e realizzata insieme a Sirti per consentire una gestione efficace ed agile del processo di verifica dei requisiti del Protocollo di Legalità integrandolo con il monitoraggio dei flussi finanziari del Protocollo MGO. Si tratta di uno strumento unico e avanzato, di semplice uso, che M4 ha promosso e realizzato al fine di valorizzare l’esperienza accumulata in anni di lavoro. L’intenzione della Concessionaria è di rendere SILEG M4 disponibile ad altri enti, pubblici e privati, che vogliano utilizzarla al fine di massimizzare l’efficacia dei controlli di legalità e delle verifiche antimafia, affinché non un solo euro pubblico – tra i molti milioni  di euro che saranno prossimamente disponibili grazie al PNRR e ai fondi europei – finisca nelle mani della criminalità.